Quello della difficoltà a concepire o portare avanti una gravidanza è oggi un problema che in Italia affligge decine di migliaia di persone.
Si stima infatti che il 15% delle coppie in età fertile sia portatrice di severe disfunzioni riproduttive e che un ulteriore 10% soffra di patologie di più modesta gravità.
Alla radice del problema sono individuabili fattori sia di origine maschile che femminile, e studi recenti suggeriscono che l’infertilità sia in significativo aumento, a causa di diversi fattori.
Certi elementi quali inquinamento, alimentazione, erronee abitudini di vita possono essere in parte responsabili della aumentata incidenza dell’infertilità maschile e femminile.
Inoltre per ragioni sociali e professionali, molte donne decidono di concepire ad una età in cui la loro fertilità è sensibilmente ridotta.
La Procreazione Medicalmente Assistita è la disciplina che ha lo scopo di porre rimedio all’infertilità nei casi in cui è improbabile o impossibile ottenere la gravidanza per vie naturali.
In molti casi oggi è possibile intervenire con successo, ma per questo è fondamentale una diagnosi tempestiva ed una terapia adeguata in centri altamente specializzati.
L’AIED propone tecniche di riproduzione assistita sia di Primo, che di Secondo che di Terzo livello, a coprire l’intero ventaglio delle possibilità che la medicina mette oggi a disposizione per tentare di dare risposta positiva al desiderio di una coppia di avere un figlio.
Il monitoraggio dell’ovulazione prevede una serie di ecografie, eseguite quotidianamente o a giorni alterni, dalla fine delle mestruazioni fino a ovulazione avvenuta. Le ecografie possono essere accompagnate da dosaggi ormonali dell’estradiolo (prima dell’ovulazione) e del progesterone (dopo l’ovulazione).
Dal punto di vista diagnostico permette di confermare la presenza o meno dell’ovulazione, mentre dal punto di vista terapeutico, consentendo di mirare i rapporti sessuali in corrispondenza della fase ovulatoria, incrementa le probabilità di ottenere una gravidanza.