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Esame che serve a controllare la cervice uterina, le pareti vaginali ed i genitali esterni. L’esame si esegue con il colposcopio, strumento munito di una sorgente luminosa e di un sistema di ingrandimento. Lo strumento permette di verificare, con lo sguardo diretto del medico, la presenza o meno di eventuali alterazioni non diagnosticabili alla semplice ispezione ad occhio nudo e di individuare la sede per eventuali biopsie. È un esame indolore, che può comportare al massimo un leggero fastidio.
Servono a contrastare, specie per le aree cutanee fotoesposte (viso, collo), i segni dell’invecchiamento cutaneo e i danni da esposizione solare o dell’errato metabolismo che presenta anche la pelle acneica.
Sono moltissimi gli uomini che oggi chiedono aiuto per delle difficoltà di erezione o di controllo dell’eiaculazione, ad esempio quando è troppo precoce nel rapporto sessuale. Gli andrologi dell’AIED, avvalendosi quando necessario di esami strumentali, si propongono di trovare insieme al paziente la causa di questi disturbi, sia essa su base psicologica o organica o mista. Posta la diagnosi viene impostato un programma terapeutico, che può utilizzare tanto i farmaci quanto un supporto di consulenza, strategia comportamentale o terapia sessuologica.
La diagnosi è posta sia attraverso la visita, che l’esecuzione di specifici tamponi, per individuare il germe in causa. Le più comuni infezioni osservate sono quelle batteriche (da germi comuni), da funghi (come la Candida), da germi particolari di più difficile individuazione e trattamento, come i Micolasmi e la Clamidia, e le infezioni virali. Tra queste le più frequenti sono l’Herpes genitalis, il Mollusco contagioso e i condilomi acuminati, causati dal Papilloma-virus. Le lesioni genitali del mollusco e dei condilomi vengono trattate sul momento presso il consultorio AIED.
La diatermocoagulazione è impiegata per distruggere i tessuti patologici, infiammatori cronici o neoplastici in diverse sedi. Particolarmente frequente è l’impiego della diatermocoagulazione nelle affezioni della portio, per asportare l’area di tessuto alterato che circonda l’orifizio del canale cervicale, e in numerose malattie della pelle come nevi e verruche, oppure nel caso dei condilomi acuminati. La corrente elettrica ad alta frequenza applicata sui tessuti provoca una lesione simile ad un’ustione, che guarisce però piuttosto rapidamente, perché la stessa diatermocoagulazione provoca la sterilizzazione della ferita. La zona cauterizzata viene ricoperta da un’escara, cioè da una crosta secca, sotto la quale si sviluppa del tessuto perfettamente sano. Quando l’intervento è eseguito su zone non molto sensibili, come il collo dell’utero, si può evitare l’anestesia. Nel periodo successivo all’intervento, è necessario seguire qualche precauzione: per favorire la guarigione della zona trattata è necessario non asportare l’escara, ma lasciare che guarisca da sola. É importante evitare i rapporti sessuali per circa un mese, il tempo necessario perché l’escara guarisca.
L’ecografia è un esame non invasivo e sicuro sia per la madre che per il feto. Nel primo trimestre permette di: datare esattamente l’epoca di gravidanza; verificare la vitalità dell’embrione; evidenziare eventuali eventi patologici (minacce d’aborto). La misurazione della cute nella regione posteriore del collo effettuata fra la 11ª e la 14ª settimana consente di avere una stima del rischio di sindrome di Down e altre patologie cromosomiche. Nel secondo trimestre, attorno alla 20° settimana di effettua l’ecografia morfologica, mediante la quale viene visualizzata e descritta l’anatomia del nascituro, il corretto accrescimento fetale, le caratteristiche della placenta e la quantità del liquido amniotico. L’ecografia del terzo trimestre, associata alla flussimetria, valuta l’accrescimento ed il benessere fetale e dà una approssimazione rispetto al peso raggiunto dal bambino.
Si esegue con l’ecografo che è uno strumento che funziona attraverso una sonda che produce un fascio di ultrasuoni. La sonda viene appoggiata sulla pelle in corrispondenza della pelvi o inserita per via vaginale; gli ultrasuoni emessi arrivano all’organo, tornano indietro e formano una immagine sul video. Questo permette di visualizzare e studiare la morfologia dell’apparato genitale e le sue eventuali anomalie. L’ecografia è innocua e del tutto indolore.
Mediante l’esame istologico si osserva al microscopio un campione di tessuto, detto biopsia, prelevato dal collo dell’utero o dalla mucosa che riveste la cavità uterina. Il prelievo viene posto su un vetrino e analizzato al microscopio dall’anatomo-patologo, uno specialista che è in grado di identificare se le cellule osservate hanno caratteristiche tumorali.
La mediazione familiare è un percorso, seguito da un professionista neutrale e con formazione specifica, per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione e al divorzio. Si caratterizza per il particolare significato preventivo nelle possibili manifestazioni di disagio dei figli coinvolti nella separazione dei genitori, oppure serve per mantenere la corretta funzione genitoriale anche dopo il divorzio. Serve ad essere genitori sereni e responsabili nonostante la separazione coniugale, a ridurre i disagi della vicenda separati, a smettere le liti e i conflitti, a prendere insieme decisioni ed accordi sui figli. La mediazione familiare determinerà una nuova alleanza tra gli ex coniugi.
Il monitoraggio dell’ovulazione prevede una serie di ecografie, eseguite quotidianamente o a giorni alterni, dalla fine delle mestruazioni fino a ovulazione avvenuta. Le ecografie possono essere accompagnate da dosaggi ormonali dell’estradiolo (prima dell’ovulazione) e del progesterone (dopo l’ovulazione).
Dal punto di vista diagnostico permette di confermare la presenza o meno dell’ovulazione, mentre dal punto di vista terapeutico, consentendo di mirare i rapporti sessuali in corrispondenza della fase ovulatoria, incrementa le probabilità di ottenere una gravidanza.
Il Pap test è un esame semplice e molto efficace nella prevenzione dei tumori della cervice uterina. Per eseguirlo, il ginecologo preleva delle cellule dal collo dell’utero, le striscia e le fissa su un vetrino, che viene spedito ad un laboratorio di citopatologia, dove citologi professionisti lo esaminano per individuare eventuali cellule precancerose o altri segni sospetti. Tale identificazione precoce consente di approfondire la diagnosi e, quando necessario, di trattare la malattia prima che si sviluppi.
La diffusione del Pap Test ha ridotto notevolmente la mortalità per cancro cervicale, è possibile oggi avvalersi di moderne tecnologie per rendere quest’esame ancora più efficace e sicuro. Il ThinPrep Pap Test migliora significativamente la qualità e la rappresentatività del vetrino preparato dal ginecologo; con il metodo tradizionale soltanto una parte delle cellule prelevate vengono strisciate sul vetrino, mentre il resto viene gettato via insieme allo strumento per il prelievo. Una volta effettuato il prelievo, il ginecologo introduce le cellule in un liquido di conservazione, invece di fissarle sul vetrino; questo evita di farle “aggregare” disordinatamente. Inoltre, in tal modo il medico conserva pressoché tutto il materiale prelevato, al contrario di quanto succede con il metodo tradizionale. Il boccettino contenente il prelievo viene inviato al laboratorio, dove una macchina separa automaticamente le cellule dal materiale non necessario ed interferente, come sangue e muco in eccesso. Un campione rappresentativo di cellule viene trasferito sul vetrino, che appare così pulito e libero da strati di materiale sovrapposto, consentendo un esame più accurato delle cellule del collo dell’utero.
Nel caso in cui il risultato non sia negativo occorre consultare il ginecologo, il quale effettuerà dei test di approfondimento e se necessario prescriverà la terapia appropriata. È importante ricordare che, se identificato precocemente, il cancro della cervice uterina è curabile. Per questo motivo, il Pap Test, o il ThinPrep Pap Test, va eseguito con regolarità.
L’aspetto psicologico della maternità e del puerperio viene spesso trascurato. Ci sono molti fattori che concorrono alla comparsa della depressione post partum, perlopiù di origine psicologica legata agli eventi immediatamente successivi al parto, come il cambiamento di ruolo della donna in ambito sociale, il timore per le sue imminenti responsabilità, il proprio aspetto fisico, la relazione col compagno da risaldare. Nell’immaginario collettivo, al contrario, l’inizio della maternità è un evento carico di positività: la madre è felice per definizione, non c’è spazio per i problemi che comunque verrebbero risolti in nome dell’amore verso il neonato ed il compagno. In realtà, quando nasce un bambino, nasce anche una madre, che necessita di sostegno e di contenimento affettivo allo stesso modo del piccolo che ha generato. La maternità è un evento d’enorme portata psicoaffettiva nel vissuto di donna; è sicuramente il più radicale cambiamento di ruolo che possa vivere.
Come aiutare allora le neo mamme ad affrontare questa delicata fase? Le finalità che ci proponiamo sono:
- contenimento della fase baby blues e la prevenzione del disturbo depressivo nella donna;
- contenimento e prevenzione della patologia della coppia e del nucleo familiare (dal disagio fino ai maltrattamenti e abusi sui minori);
- creare le premesse affinché si sviluppi una cultura e una conoscenza approfondita del periodo post natale;
- porre le basi per creare una rete sociale, che possa alleviare la solitudine ed il senso di smarrimento, alle neo mamme e alle donne in attesa.
I nostri obiettivi vanno nella direzione di migliorare il riconoscimento delle emozioni, aiutare a gestire quelle ambivalenti, sviluppare ed incoraggiare la capacità di accudimento, aumentare l’autostima delle mamme, facilitare il rapporto il con il neonato, sviluppare la capacità di supporto.
Trattamenti con: acido glicolico, acido salicilico, acido piruvico e yellow peel per acne, esiti di acne (cicatrici).
Mediante diatermocoagulazione, laser, crioterapia, radiofrequenza.
È possibile effettuare un accurato esame per le disfunzioni del cuoio capelluto (seborrea, forfora, dermatite seborroica, caduta dei capelli ed alopecie di varia origine).
La visita si compone di due momenti:
- la palpazione, permette invece di esaminare i testicoli per accertarsi della loro normale dimensione e forma, con lo scopo di poter diagnosticare precocemente la presenza di eventuali tumori.
- l’ispezione, con la quale si può esaminare la forma del pene, del glande e dello scroto, e quindi evidenziare se ci sono alterazioni anatomiche o problemi legati ad infezioni. In queste sedi, le infezioni possono anche accompagnarsi ad ulcerazioni, arrossamenti, eruzioni o secrezioni a seconda della causa che le ha provocate;
La visita andrologica non è dolorosa, ed è un momento importante anche per poter segnalare eventuali difficoltà o disturbi della sfera sessuale legati al momento del coito.
Nel corso della prima seduta, una volta escluse alterazioni dermatologiche, si effettua una valutazione del reale “stato” cutaneo della paziente per formulare un intervento dermocosmetologico atto a ripristinare e a mantenere lo stato di integrità cutanea. Nella stessa seduta si effettua la programmazione, qualora sia necessario, dell’intero ciclo di trattamento estetico del corpo.
La visita ginecologica permette di esaminare gli organi genitali sia interni che esterni. Consta di tre momenti:
- ispezione, cioè semplice osservazione dei genitali esterni per evidenziare forme mal formative, stati infiammatori e altre patologie
- palpazione, mediante la quale si analizzano gli organi interni, utero e ovaie. Si pratica introducendo il dito indice (o indice più medio) della mano destra in vagina e, con la mano sinistra sull’addome, si palpano appunto i suddetti organi per valutare la loro posizione e il loro volume.
- visita con speculum, consiste nell’introdurre in vagina uno strumento (lo speculum), che consente di visualizzare l’interno della vagina, il collo dell’utero (o cervice uterina) e di effettuare il pap-test. La visita ginecologica non è assolutamente dolorosa e va praticata almeno una volta all’anno.