L’aspetto psicologico della maternità e del puerperio viene spesso trascurato. Ci sono molti fattori che concorrono alla comparsa della depressione post partum, perlopiù di origine psicologica legata agli eventi immediatamente successivi al parto, come il cambiamento di ruolo della donna in ambito sociale, il timore per le sue imminenti responsabilità, il proprio aspetto fisico, la relazione col compagno da risaldare. Nell’immaginario collettivo, al contrario, l’inizio della maternità è un evento carico di positività: la madre è felice per definizione, non c’è spazio per i problemi che comunque verrebbero risolti in nome dell’amore verso il neonato ed il compagno. In realtà, quando nasce un bambino, nasce anche una madre, che necessita di sostegno e di contenimento affettivo allo stesso modo del piccolo che ha generato. La maternità è un evento d’enorme portata psicoaffettiva nel vissuto di donna; è sicuramente il più radicale cambiamento di ruolo che possa vivere.
Come aiutare allora le neo mamme ad affrontare questa delicata fase? Le finalità che ci proponiamo sono:
- contenimento della fase baby blues e la prevenzione del disturbo depressivo nella donna;
- contenimento e prevenzione della patologia della coppia e del nucleo familiare (dal disagio fino ai maltrattamenti e abusi sui minori);
- creare le premesse affinché si sviluppi una cultura e una conoscenza approfondita del periodo post natale;
- porre le basi per creare una rete sociale, che possa alleviare la solitudine ed il senso di smarrimento, alle neo mamme e alle donne in attesa.
I nostri obiettivi vanno nella direzione di migliorare il riconoscimento delle emozioni, aiutare a gestire quelle ambivalenti, sviluppare ed incoraggiare la capacità di accudimento, aumentare l’autostima delle mamme, facilitare il rapporto il con il neonato, sviluppare la capacità di supporto.